Ogni anno a più di 12 milioni di persone viene diagnosticato un tumore e 7,6 milioni muoiono di questa malattia. Il cancro più frequente per le donne, nel 29 per cento dei casi, è il tumore al seno. Ne è colpita nel corso della vita una donna su otto. In occasione della Giornata mondiale sul cancro, il 4 febbraio, doveecomemicuro.it, il motore di ricerca che aiuta i cittadini nella scelta della migliore struttura sanitaria a seconda della patologia dalla quale si è affetti, ricorda quanto sia importante la diagnosi precoce e offre i dati aggiornati sulle prestazioni e le performance di ospedali, studi medici, case di cura, poliambulatori e centri diagnostici. Pubblicando i dati aggiornati proprio sulle strutture che curano il nemico numero uno delle donne. Nella cura del tumore al seno, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano si conferma un’eccellenza. La valutazione delle patologie e delle aree terapeutiche si basa sul confronto con i valori di riferimento nazionali, riconosciuti dal ministero della Salute o dal Programma Nazionale Esiti. La piattaforma, inoltre, invita tutte le donne italiane ad aderire allo screening eseguendo controlli periodici.

I DATI SUI TUMORI – Secondo il report del Global Burden of Disease Cancer Collaboration pubblicato a dicembre scorso le neoplasie sono la seconda causa di morte al mondo: 17,5 i milioni di nuovi casi di tumore e 8,7 i milioni di morti nel 2015, sulla base dei registri tumori, delle autopsie e delle cartelle cliniche relativi a 195 Paesi e a 32 tipi di cancro. Dal 2005 al 2015 l’incidenza dei tumori è aumentata del 33%:  le probabilità di ammalarsi di tumore coinvolgono un uomo su tre e una donna su quattro. Sul fronte maschile il cancro della prostata (con 1,6 milioni di casi) è il più diffuso, ma il più letale rimane quello di polmone-bronchi-trachea (1,2 milioni di decessi nel 2015). Il tumore al polmone miete 34mila vittime ogni anno, è la prima causa di morte per cancro negli uomini e il terzo fra le donne. Il fumo è la causa nell’80% dei casi, ma nel 15-20% il cancro si sviluppa in chi non ha mai fumato per l’intervento di infezioni virali, batteriche o fungine che possono favorire il tumore ai polmoni. Per le donne, invece, il tumore della mammella ha registrato nel 2015 la maggior incidenza (2,4 milioni di casi) e la maggiore mortalità (523mila decessi). Tra i bambini, in evidenza i tumori ematologici (leucemie e linfomi non Hodgkin), oltre a cervello e sistema nervoso. In Italia ogni giorno mille persone si ammalano di tumore. E nel 2016 le diagnosi di cancro al seno sono state 50mila, anche se negli ultimi 20 anni i tassi di guarigione sono raddoppiati. Un risultato possibile grazie alle diagnosi precoci e al miglioramento delle terapie. Proprio per questo il portale doveecomemicuro.it, che mette a disposizione gratuitamente un database di oltre 1.300 strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate dal Servizio sanitario nazionale e oltre 700 strutture territoriali, ha voluto prendere in analisi anche le migliori strutture per la cura di questa particolare patologia su tutto il territorio nazionale.

LE STRUTTURE ECCELLENTI – Il motore di ricerca, in questi giorni on-line in una nuova versione che contiene tutti i dati aggiornati sulle prestazioni e sulle performance delle strutture, offre a tutte le donne la possibilità di confrontare e scegliere le strutture in cui prenotare una mammografia o un’ecografia in base ai tempi d’attesa, l’esperienza della struttura e i giudizi degli utenti. Secondo i dati raccolti, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano si conferma al primo posto. Seguono l’Istituto Nazionale dei Tumori (Milano), l’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna (Torino), l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi (Firenze) e l’Istituto Clinico Humanitas (Milano). La ricerca ha tenuto conto del numero di interventi chirurgici per tumori maligni alla mammella eseguiti nel 2015. Considerando non solo il numero di interventi, ma anche altri indicatori di qualità clinica, come la proporzione di interventi eseguiti in reparti con volume di attività maggiore ai 135 casi e quella di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella, o la  proporzione di interventi di ricostruzione, inserzione di espansore o impianto di protesi durante la stessa seduta dell’intervento chirurgico di resezione, emergono anche altre strutture che, pur facendo volumi di interventi minori, sono a dei livelli qualitativi complessivi molto elevati. Tra queste l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino, La Fondazione Maugeri di Pavia e l’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara. Per ogni struttura il sito offre una scheda dettagliata, in costante aggiornamento, con la valutazione istituzionale delle varie aree terapeutiche, le certificazioni, le liste d’attesa e i servizi. La parola d’ordine è più che mai prevenire se, secondo le ultime stime, l’Italia è ai primi posti per tassi di sopravvivenza a 5 anni in Europa (con il 32%), seguita da Germania (31%), Francia (27%), Spagna (27%) e Gran Bretagna (18%). D’altro canto gli italiani sopravvissuti al cancro che erano 2 milioni e 244mila nel 2006, oggi sono oltre tre milioni.

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