Il Presidente del consiglio Matteo Renzi arriva a Reggio Emilia, patria del ministro Graziano Delrio e, durante il suo discorso, in più punti rievoca i suoi due predecessori e bersagli preferiti di questa campagna referendaria: Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi. Lo fa imitandone il modo di parlare e scatenando le risate del pubblico accorso al teatro Ariosto. Dell’ex premier diessino ripete il tipico intercalare “…diciamo…”. “Berlusconi dice voto No perché c’è il rischio dell’uomo solo al comando: lui lo dice”, spiega Renzi imitando la tipica esse berlusconiana. Poi il capo dell’esecutivo ha ripercorso la sua nomina a Palazzo Chigi, quando, a febbraio 2014, prese il posto di Enrico Letta, che non viene mai nominato nella ricostruzione di Renzi: “Non credo che Giorgio Napolitano ci abbia chiamato perché eravamo la prima scelta. Ci hanno chiamato perché ci consideravano l’ultima spiaggia”.

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