“Su Piazza e Negroni metto una mano sul fuoco, anzi anche una gamba e la testa”. Una difesa senza se e senza ma quella di Massimo Bugani. Il consigliere comunale di Bologna dei 5 stelle ribadisce la sua piena fiducia nei due indagati a lui più vicini: Marco Piazza, vicepresidente del consiglio comunale, e Stefano Negroni, dipendente del Comune. A poche ore dalla notizia dell’inchiesta sulla raccolta firme per le regionali 2014, Bugani assicura che “se ci sono state irregolarità sono frutto di errori in buona fede“. Oppure, aggiunge “qualcuno ci ha fatto uno scherzetto: quest’esposto è fatto da persone interne al movimento. Siamo talmente allibiti che non possiamo escludere niente. Noi abbiamo convocato i Firma day e gli autenticatori sono sempre stati lì, non si sono spostati nemmeno per un caffè “. Non sono raccolte prese firme a Roma? “No, non a Roma. Se qualcuno le ha prese a Roma, l’ha fatto in buona fede. Se qualcuno lo ha fatto malignamente, facendo qualche giochetto, lo scopriremo. Quindi attendiamo. Piena disponibilità a rispondere. E l’eletto Marco Piazza è subito disponibile ad autosopsendersi”
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