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“De Luca scherzava”, la giustificazione del Pd copiata da Fi. Quando assolveva sempre Berlusconi: dalla mafia al kapò - 7/8

"E' stato frainteso", "Era una battuta", "Era un paradosso", "Sapete com'è fatto": le scuse dei berlusconiani per minimizzare le uscite del leader hanno sempre indignato il centrosinistra. "Berlusconi è Berlusconi" ripetevano. Da Obama abbronzato agli attacchi a Saviano, ecco una galleria incompleta. E ora questa regola sembra applicata dai democratici non più al premier, ma al governatore
“De Luca scherzava”, la giustificazione del Pd copiata da Fi. Quando assolveva sempre Berlusconi: dalla mafia al kapò - 7/8
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La bestemmia da contestualizzare
Ottobre 2010, Berlusconi racconta una barzelletta che ha per oggetto Rosy Bindi (i punti in comune con De Luca fioccano), storiella che si conclude pure con una mezza bestemmia. Pochi giorni prima ha detto che la magistratura è un’associazione a delinquere. ”Associazione a delinquere – spiega Denis Verdini, coordinatore del Pdl alla festa del partito – è una parola forte, una reazione a qualcosa. Non un pensiero. E’ come le parolacce e le bestemmie: a volte scappano, succede a tutti”. Dall’altra parte Paola Binetti, allora nell’Udc e ora in maggioranza, parla di barzellette “più disgustose che spiritose”. Marina Sereni, Pd, attuale vicepresidente della Camera, aggiunge che sono “volgarità”.

Fuori classifica monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione: ”Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose e, certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche”.

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