Wikipedia italia definisce un atto di terrorismo come “(1) azioni criminali violente (2) premeditate ed (3) atte a suscitare clamore come (4) attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, dirottamenti a (5) danno di collettività o enti quali istituzioni statali e/o pubbliche, governi, esponenti politici o pubblici, gruppi politici, etnici o religiosi.”

Allo stato attuale delle informazioni rese pubbliche e diffuse cosa è successo a New York, il 17 settembre?

1) Le autorità definiscono l’esplosione come un “attacco intenzionale”. Un attacco intenzionale (non legiferato da normative nazionali o internazionali, e non perpetrato da forze dell’ordine in difesa del bene comune, o forze militari) si può considerare una azione criminale violento? Io direi di sì;

2) Questo attacco è premeditato? Dunque un ordigno esplosivo (anche uno improvvisato come quelli usati da combattenti afgani o iraqeni) implica uno o più individui che meditano, pianificano, acquisiscono informazioni al fine di creare l’ordigno esplosivo. Esiste un atto di premeditazione ? Io direi di sì;

3) Questo atto mira a suscitare clamore? Beh, a giudicare dalla copertura mediatica che sta avendo, io direi di sì;

4) Si può configurare come un attentato e/o come una strage? Attualmente vi sono 29 feriti di cui uno grave. Poteva andare molto peggio, fortunatamente non vi sono morti. Se l’individuo o gli individui che hanno deciso di posizionare quella bomba (chiamiamola come si deve) non volevano causare danno a persone o cose potevano scaricarlo nell’Hudson, o in una discarica (magari potevano evitare di costruirlo ma questa è un’altra storia). L’ordigno esplosivo invece era in un cassonetto dell’immondizia in un’area di passaggio (di sabato sera ancor più passaggio). Potenzialmente è un attentato? Io direi di sì;

5) Danno alla collettività? Oltre alla distruzione di un cassonetto dei rifiuti (e relativi rifiuti che potevano essere riciclati) 29 cittadini sono stati feriti. Esiste danno alla collettività? Io direi di sì.

Secondo la definizione di Wikipedia questo sarebbe un atto di terrorismo. Ora val la pena considerare il mandante. A rischio di dare una sorpresa i terroristi non sono solo Isis e Al Qaeda. Il dipartimento di stato americano lista un numero piuttosto cospicuo di organizzazioni terroristiche.

I terroristi sono tali solo se listati o già riconosciuti? Io direi di no. Per diventare terrorista devi prima compiere un atto che possa rientrare nella definizione di terrorismo. Quindi, come dire, se tu decidi di compiere un atto che rientra nella definizione di terrorista, potenzialmente, assumendo che le autorità di una o più nazioni riconoscano tale atto, diventi terrorista (alla peggio sarai un semplice criminale violento).

E’ cosi difficile costruire uno Ied (Improvvised Explosive Device) in occidente? No, è piuttosto facile. Limitatevi a digitare in google ied schematic e avrete un numero pressoché infinito di istruzioni, diagrammi, descrizioni su cosa sia, potenzialmente come crearlo (uno Ied implica la creazione di una bomba rudimentale, non una testata nucleare, quindi non serve una laurea in fisica nucleare). Uno Ied può essere costruito con normali sostanze e oggetti di uso domestico.

Perché New York ora? Qui le ragioni si sprecano e si entra nel mondo delle ipotesi. Un memento mori dell’11 settembre? Perché no, potrebbe essere. Il 19 settembre avrà luogo a New York il summit che tratterà il tema dei migranti. Forse questa è la vendetta dei migranti? Improbabile. Un test mal riuscito (in pratica un errore)? Possibile. Per quanto ammetto che l’idea che un terrorista si faccia la sua “bomba” e dopo aver scoperto che gli è venuta male decide di buttarla via nel cassonetto sotto casa, mi sembra più una vignetta di Charlie Ebdo che uno scenario plausibile.

I cassonetti e l’amore per le bombe? Un qualunque documento di analisi su come prepararsi in caso di bombe nei cassonetti dell’immondizia lo trovate qui. Di norma quando ha luogo un evento importante tra gli obbiettivi di bonifica preventiva sono i tombini (di solito temporaneamente piombati) e i cassonetti dell’immondizia.

Quindi cosa è successo a New York? Andiamo per esclusioni.

Un test per valutare la resistenza dei cassonetti dell’immondizia a esplosioni? Poco probabile. Un’esplosione casuale innescata da elementi chimici inavvertitamente gettati in posizioni contigue in un cassonetto della monnezza? Poco probabile. Un’esplosione scoordinata (a quel che pare almeno un’altra bomba improvvisata è stata trovata dalla polizia di NY)? Altamente possibile.

Tutto questo può essere definito un atto di terroristi (appartenenti a una delle liste menzionate prima ma che, per ragioni non disponibili, decidono di non reclamare l’evento) professionisti o in erba? Beh sulla base di quel che ho scritto sopra lascio al lettore decidere come chiamare un “atto intenzionale” che ha generato “feriti, danni e paura per la comunità”.

Articolo Precedente

Esplosione a New York, 29 feriti a Manhattan. Trovato altro ordigno in una pentola a pressione

next
Articolo Successivo

Esplosione a New York, il sindaco de Blasio: “Movente e autore sconosciuti”. Capo polizia: “Nessuna rivendicazione”

next