Inter 8. Banega, Joao Mario, Candreva, Gabigol: ottimo. E oltretutto è rimasto Icardi. Può perfino permettersi di tenere in panchina Brozovic, Perisic, Jovetic, Palacio e (appunto) Gabigol. E’ obbligata al secondo posto, massimo terzo. Discorso diverso in Europa League, dove la gran parte dei nuovi arrivati non potrà giocare. Certo, forse serviva un difensore in più e un cerebro a centrocampo, ma capisco che la società si sia sentita già tutelata dai rendimenti granitici di Ranocchia, Santon, Medel, Felipe Melo e Kondogbia. Per l’Inter otto vittorie sui prossimi dieci incontri, un pareggio (contro di me in campo neutro) e una sconfitta (in casa con la Juve, ma non è detto). Secondi. In atarassica scioltezza.

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