Le foto uscite su Il Giornale – e allegate all’esposto di un imprenditore – la ritraevano a una festa in atteggiamenti confidenziali con il difensore di uno degli indagati del disastro ferroviario del luglio scorso in Puglia. Immagini che hanno indignato anche i parenti delle vittime e che hanno indotto il magistrato coinvolto, Simona Merra, ad “astenersi dall’ulteriore trattazione del procedimento”. Le parole sono del procuratore di Trani, Francesco Giannella che “pur ribadendo la propria correttezza nella conduzione delle indagini” spiega come la pm abbia scelto di lasciare l’inchiesta “responsabilmente e per desiderio di riportare serenità attorno alla vicenda”.

“Il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Trani – scrive Giannella in una nota – in relazione alle preoccupazioni manifestate dai parenti delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio in seguito alla pubblicazione di fotografie che sembrerebbero denunciare un rapporto di familiarità tra uno dei magistrati titolari del procedimento relativo ed il difensore di uno degli indagati, intende rassicurare quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza”.

Quindi, prosegue, “nella consapevolezza della complessità tecnica delle verifiche ma anche della delicatezza dell’ inchiesta riguardante tragedie umane immani e irrimediabili, sono state assunte nell’immediatezza regole organizzative per le quali ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell’indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso”.

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