Indennità pignorata per non aver pagato all’Inps settemila euro di contributi personali. E’ il provvedimento adottato da Equitalia contro Andrea Cattaneo, 38 anni, tributarista di professione e presidente del Consiglio comunale di Seregno, ricco comune della Brianza. Come riporta il sito di Seregno Tv, all’inizio di aprile è stata depositata una cartella esattoriale riguardo la posizione di Cattaneo, ex Forza Italia eletto nella lista Amare Seregno che alle elezioni amministrative dello scorso anno ha sostenuto la corsa a sindaco (poi vinta) di Edoardo Mazza, che festeggiò la fine della sua campagna elettorale nel bar dell’armiere dei boss della ‘ndrangheta Antonino Tripodi, come raccontato da ilfattoquotidiano.it.

Dopo la contestazione, Equitalia ha avviato il pignoramento dell’indennità di funzione (poco meno di seimila euro) che Cattaneo percepisce come presidente del Consiglio comunale. Il pignoramento proseguirà fino ai primi mesi del prossimo anno. “Nell’autocertificazione che Cattaneo ha presentato dopo l’ultima tornata elettorale sulla sua posizione – scrive Seregno Tv – che è consultabile sul sito internet comunale, ha dichiarato di essere proprietario di un fabbricato in Seregno di circa 60 metri quadrati, di una automobile Audi A3, di una moto Ducati e di uno scooter Mbk Booster; inoltre possiede partecipazioni nel Caffè Pigalle di via Umberto I (70 per cento), nell’attigua Tabaccheria Cattaneo (100 per cento), nell’immobiliare Hennesy (10 per cento), nel bar Al Quindes (15 per cento), nello studio di elaborazione dati Ac Consulenti Globali (80 per cento) e nel bar Vironi Milano (10 per cento). La sua ultima dichiarazione dei redditi pubblica, presentava un reddito lordo di 9.014 euro”.

L’opposizione ora chiede il passo indietro di Cattaneo. E martedì 3 maggio, i gruppi di minoranza hanno abbandonato l’Aula per protestare verso quello che considerano “un’offesa all’Assemblea e alla città, che solo la rinuncia all’incarico di presidente del Consiglio comunale può sanare”. “Abbiamo scelto ‘l’Aventino‘ per protestare vigorosamente e chiedere che la mortificazione a cui sono sottoposti Consiglio comunale e Città di Seregno trovi immediato termine con le dimissioni di Cattaneo”, si legge in un comunicato congiunto dei gruppi di opposizione che annunciano: “Fintanto che Andrea Cattaneo non rinuncerà all’incarico di presidente del Consiglio comunale, permettendo la nomina di una figura adeguata alla carica, i gruppi di Partito democratico, W Seregno, Ripartiamo per Seregno civica e Noi per Seregno, non parteciperanno ai lavori del Consiglio comunale”.

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