Un attentato come quello allo Stade de France di Parigi. Un assalto con esplosivi e armi da fuoco proprio come quello organizzato nella capitale francese il 13 novembre scorso. E’ quello che programmavano i jihadisti dell’Isis alla fine della partita del derby di Istanbul tra Galatasaray e Fenerbahce. Ed è questa la minaccia terroristica che domenica sera, a un soffio dall’inizio della partita, ha spinto le autorità turche a bloccare il big match, evitando la strage.

Secondo fonti dell’intelligence turche, il piano prevedeva che un kamikaze si sarebbe fatto saltare in aria all’interno dello stadio al termine della partita, causando il panico tra la folla in uscita. A quel punto sarebbero intervenuti i compagni, aprendo il fuoco sul pubblico. Questo però era il piano B: l’obiettivo iniziale, secondo quanto emerso, prevedeva un attacco durante le celebrazioni del Newroz, il capodanno curdo che si festeggia oggi. I terroristi hanno però deciso di cambiare programma dopo che le manifestazioni sono state vietate in quasi tutta la Turchia, per l’alto rischio attentati.

La mente dell’attacco sventato secondo le autorità turche è “l’emiro di Gaziantep” Yunus Durmaz, tra i 3 “super-terroristi” dell’Isis di cui sono state diffuse le foto. I tre sono ritenuti pronti ad attacchi suicidi immediati e in grande stile. Durmaz, nome in codice “Ebu Ali”, era già sospettato di essere la mente dell’attentato kamikaze che a ottobre ha ucciso 97 persone al corteo pacifista filo-curdo alla stazione di Ankara. Le autorità turche avevano inizialmente pensato di far giocare la partita Galatasaray-Fenerbahce, prevista alle 20 locali, senza pubblico sugli spalti. In seguito, è giunta la decisione di rinviarla. Ieri sera, in un’intervista alla tv statale Trt, il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva parlato di “serie indicazioni di intelligence” su possibili azioni terroristiche. Oggi è previsto un incontro tra Erdogan e i presidenti delle due squadre.

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