Se volessimo cercare un paragone cinematografico per descrivere l’attuale situazione del Parlamento italiano, potremmo trovarlo nel celebre film The Rocky Horror Picture Show. Quello che sta succedendo attualmente in parlamento sul disegno di legge Cirinnà è veramente uno spettacolo indecoroso. Siamo ai tatticismi più biechi, al teatrino della politica, l’aula parlamentare viene trasformata in un gioco di rimpalli impazziti che assomiglia ad un grottesco ping pong, dove la palla rimbalza da una parte all’altra nell’attesa che qualcuno commetta l’errore decisivo.

senato 675

 

Renzi cerca in tutti i modi di fare risultato nel disperato tentativo di conquistare una vittoria sul piano politico, quando è ormai palese che i numeri che ha a disposizione sono del tutto insufficienti per ottenerla da solo. Casaleggio spariglia. Renzi pensa di trovare illusoriamente una sponda nel Movimento 5 Stelle che partecipa a questa partita e intraprende un gioco al rialzo sulle mosse dell’avversario: prima con il rinvio alla “libertà di coscienza” sulle adozioni gay e poi con l’attuale rifiuto del pur deprecabile strumento del canguro, deciso da una misteriosa telefonata notturna di Di Maio, probabilmente non con sua sorella.

La partita a questo punto è stata sospesa e non sappiamo come andrà a finire. Sappiamo solo che sia il partito di governo sia quello della opposizione pentastellata alle fine diranno di aver vinto se il disegno di legge verrà approvato, accusandosi reciprocamente se qualcosa dovesse andare storto.
Si potrà dire tutto quello che si vuole, ma che il nostro Paese abbia bisogno di una disciplina delle unioni civili è fuori discussione. Quello a cui invece stiamo assistendo è uno spettacolo incivile che lascia l’amaro in bocca sia agli omosessuali che agli eterosessuali. Vorrei dire che tutti i cittadini italiani non vorrebbero vedere ridotto il Parlamento a una partita di ping-pong tra Renzi e Casaleggio. Su Renzi non avevamo dubbi, dubbi invece nascono sul modo di operare del M5S. Chi era entrato nel Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno sta facendo la figura del tonno, esattamente come gli altri.

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