Non più tre a “volto scoperto” più il pilota misterioso sotto il casco (The Stig), ma sei più più uno. Per rilanciare “Top Gear”, la popolare trasmissione dedicata ai motori distribuita in 212 paesi e resa un cult da Jeremy Clarkson e soci (Richard Hammond e James May), la BBC ha moltiplicato il numero dei conduttori. Dopo mesi di indiscrezioni che hanno impegnato non solo i tabloid britannici, la rete pubblica d’Oltremanica ha ufficializzato i nomi.

Quello di Chris Evans era una consolidata certezza da mesi, mentre da qualche giorno era nota anche la presenza di Matt LeBlanc, l’attore diventato celebre grazie alla sit-com “Friends”. La pilota tedesca Sabine Schmitz e Chris Harris, star di youtube, erano in ballo da tempo, ma fino all’altro giorno non sembrava esistere alcuna garanzia circa la loro partecipazione. Invece, la BBC ha informato che non solo loro, ma anche il non più giovanissimo ex pilota Eddie Jordan (68 anni a marzo) nonché fondatore della scuderia di Formula 1 che porta il suo nome, ed il giornalista di colore Rory Reid fanno parte del cast. Naturalmente assieme a Stig.

Prima ancora del debutto della nuova squadra di Top Gear a livello internazionale (la puntata inaugurale dovrebbe andare in onda il 18 maggio), come noto è in programma quella della versione italiana con Guido Meda, Joe Bastianich e Davide Valsecchi alla guida e l’immancabile misterioso Stig come spalla. L’esordio è in palinsesto per il 22 marzo su SkyUno e, a quanto pare, è ancora basato sul “vecchio” format. Malgrado Clarkson, Hammond e May siano nel frattempo stati messi sotto contratto da Amazon.

Il progetto italiano è della dalla Toro Produzioni che ha puntato sul vice direttore di Sky Sport, classe ’66, sul cattivissimo di Master Chef classe ’68 e sul pilota d’auto classe ’87. Il pubblico televisivo italiano sarà il secondo in Europa a poter contare su una declinazione dedicata di Top Gear, che in versione francese esiste già dallo scorso anno. Negli Stati Uniti la BBC WorldWide lo produce dal 2010.

La Top Gear tricolore, almeno nelle intenzioni, vuole essere anticonvenzionale come lo era quella di Clarkson che ha spesso restituito ai costruttori non solo auto, ma perfino prototipi praticamente da rottamare. Le riprese fuori dagli studi sono cominciate sul finire dell’estate e, almeno per il momento, non sono filtrate indiscrezioni su quello che succederà (e con chi) dentro lo studio. Ma, appunto, ormai è una questione poche settimane. E nel frattempo se ne saprà certamente di più.

Top Gear Italia

 

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