Il sindaco che con una mano approva i progetti e con l’altra vende i terreni ai costruttori del Mall – Tornando a Reggello e all’affare del Mall, l’anno cruciale è stato il 2012, quando per il sindaco renziano Sergio Benedetti si avvicina la fine del secondo mandato alla guida del comune sede della nuova Mecca dell’alta moda. Per il primo cittadino la nascita dell’outlet nel suo territorio si è rivelata un’opportunità non da poco. Prima ha infatti rilanciato il territorio stringendo intese e concedendo permessi agli ideatori del Mall. Poi, una volta lasciata la poltrona, ha fatto lui stesso l’affare. Nel marzo 2014, infatti, l’ex sindaco ha venduto a Mall Re Investments parte dei terreni del suo mobilificio adiacente all’outlet. All’epoca la società acquirente faceva capo all’ex finanziatore di Renzi, Andrea Bacci e alla Nikila della futura socia del padre del premier, la Niccolai. Ed era gestita dal suo compagno Dagostino. Ovvero il deus ex machina dei piani di sviluppi dell’outlet, che in un’intervista a ilfattoquotidiano.it sostiene di non aver chiesto “favori a nessuno perché non ne abbiamo bisogno”. Oggi Mall Re è controllata dalla Staridea Investments Limited di Cipro. E l’affare ha permesso all’ex sindaco piddino di incassare 2,88 milioni di euro Iva inclusa. La ricca compravendita è preceduta da una lunga serie di atti formali dove i dettagli e il contesto contano non poco.

Il via libera al progetto che fa capo a una società delle Isole Vergini – Benedetti diventa sindaco del paese in provincia di Firenze nel 2002 e viene rieletto nel 2007. E’ durante il suo secondo mandato, nel 2009, che viene dato un importante via libera all’ampliamento del progetto The Mall grazie a una convenzione tra il Comune di Reggello e la Sammezzano outlet. La società all’epoca era intestata a Excalibur ltd, delle Isole Vergini Britanniche e portava avanti un ambizioso piano di espansione che nel giro di un quinquennio avrebbe più che raddoppiato la superficie originaria del centro commerciale occupando un’importante fetta del paese. Incluse le zone G, quelle che andrebbero destinate ai servizi pubblici, dove oggi troneggiano uno spazio Moncler e uno dedicato a Hugo Boss. La proprietà di Sammezzano cambia proprio mentre il sindaco sta per lasciare la poltrona e il piano si sta concretizzando attraverso una vorticosa serie di compravendite e affitti dei terreni alle case di moda. Con tanto di spinte a costruttori come la Nikila di Niccolai o di onorari extra a consulenti che o sono schermati dietro a società estere o sono giocatori della partita in altri tavoli, come l’onnipresente Dagostino. E’ tra aprile e agosto 2012 che in testa all’importante interlocutore del Comune fanno capolino dei nomi veri: la Niccolai, Dagostino e tal Jacopo Focardi, oggi terzo socio di Tiziano Renzi nella Party srl.

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Tiziano Renzi, l’affare degli outlet di Reggello è tutto famiglia e Pd toscano

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