Lo scorso gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che ha riformato le banche popolari trasformandole in società per azioni. La notizia del provvedimento fece registrare sul mercato rialzi per tutte le banche coinvolte. A beneficiarne soprattutto la banca popolare dell’Etruria e del Lazio, di cui il vicepresidente era il padre di Maria Elena Boschi, proprio uno dei quattro istituti in crisi “risolti” dal governo con il decreto Salva banche, che ha azzerato il valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate emesse dagli istituti (leggi). L’intervista di Servizio Pubblico dello scorso febbraio al ministro Boschi che mostrò le prove che la ponevano al di fuori di ogni sospetto: al CdM che aveva deciso le sorti del decreto lei non era presente

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Banca Etruria, Travaglio a Servizio Pubblico: “Boschi? Un caso di nepotismo alla rovescia”

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