“E’ sicuramente il momento della preghiera e della vicinanza, ma non quello del silenzio”, dice il leder della Lega Nord Matteo Salvini, che ha incontrato la stampa all’esterno di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dopo gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi causando più di cento morti e centinaia di feriti. “Non può finire tutto coi lutti al braccio e con ‘je suis Charlie'”, rilancia Salvini, che chiede un intervento “là dove questo terrorismo nasce”, unendo tutte le forze positive del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, finendola di litigare con Putin. “Hanno detto che le prossime sono Londra e Roma: cosa facciamo, ce li andiamo a prendere noi in aereo questi?”, continua il leader del Carroccio, che spiega: “Preferisco spendere dei soldi piuttosto che rischiare altre vite”. E al governo Renzi dà un suggerimento: “La legge stabilità taglia 500 milioni di euro alla sicurezza, non mi pare questo il momento”. Quanto all’Islam, Salvini ricorda che “non tutto l’Islam è uguale, però un certo tipo di Islam è incompatibile con i valori di democrazia e di pace ai quali siamo abituati. Se c’è un  Islam buono ce lo dimostri coi fatti, oltre alle sfilate”

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Salvini dopo Parigi, tra selfie e voglia di presepe: “Facciamolo per non arrenderci”

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