Immigrazione e integrazione sono temi sempre più presenti nell’agenda televisiva europea. Sembra che il problema dei flussi sia sorto soltanto negli ultimi anni e negli ultimi mesi, anche se le notizie si fanno più insistenti e frequenti. Ci si è mai chiesti se e in che modo la televisione pubblica si rapporti o meno con queste tematiche?

Se l’esperienza della televisione pubblica in Italia è ancora influenzata da una forte ingerenza partitica, che ha relegato il tema dell’integrazione ad alcune esperienze a cura di Giovanni Minoli e Valeria Coiante con Mondo a Colori (trasmesso in terza serata), nella vicina Germania si può trovare invece l’esperienza di un programma come Panorama, un magazine in onda alle ore 22 su Ndr, emittente regionale della televisione pubblica Ard. Il sistema televisivo tedesco è strutturato secondo Laender (regioni) e dunque permette di dedicare una maggiore attenzione al locale (sarebbe da dirlo al nuovo consiglio di amministrazione Rai).

panoramaIl programma, che ha una storia di cinquant’anni, si è sempre distinto per le sue inchieste acute sugli avvenimenti contemporanei.

Come compare nel sito del programma, Panorama ha infatti l’obiettivo di affrontare temi che siano al servizio del cittadino, cercando di avere la maggiore obiettività possibile sull’argomento. In linea con l’agenda europea 2014-2020 in temi di libertà e pluralismo.

Condotto dalla giornalista Anja Reschke, il magazine è strutturato attraverso diversi reportage, consultabili online, che offrono un altro punto di vista sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Le riflessioni di Ebrahim B., un terrorista dell’Isis, sono testimoniate in una inchiesta nel quale vengono spiegate in modo lucido e chiaro le proprie motivazioni che hanno spinto a seguire il movimento.

La fuga attuale di un avvocato siriano dal suo paese d’origine è il pretesto per abbattere gli stereotipi sul migrante. L’accoglienza nelle periferie tedesche dello Schleswig Holstein (Nord della Germania) ricorda in parte i numerosi servizi della nostra emittente pubblica, ma con la differenza che l’obiettivo in questo caso non si focalizza sugli avvenimenti di cronaca, ma sulle testimonianze dirette e discordanti degli abitanti del territorio.

Il tema dell’integrazione culturale è uno dei più caldi temi affrontati dall’opinione pubblica tedesca negli ultimi anni, malgrado le recenti uscite infelici del primo ministro Merkel e la pubblicità politica (publicity) dell’accoglienza dei profughi siriani.

Un tema che i media stessi, italiani e tedeschi, puntano a raccontare dando maggior risalto all’esaltazione cronachistica dei flussi che giungono dalla frontiera del Mediterraneo, piuttosto di ritrarre ogni singola realtà di questi flussi migratori. Così facendo privilegerebbero l’idea del servizio pubblico come sistema formativo per i cittadini europei. Panorama è esempio di giornalismo che offre uno sguardo chiaro sulla realtà, senza cercare, come scriverebbe il sociologo Wieviorka, l’inquietudine delle differenze, come è accaduto invece in Francia negli ultimi anni, anche con il caso Charlie.

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