Il più grande ribaltone della storia del rugby arriva nella seconda giornata dei mondiali. Il Giappone, tredicesimo nel ranking mondiale, batte il Sudafrica in una partita dal finale pazzesco. Il quindici nipponico vince 34-32 grazie a una meta a tempo scaduto realizzata da Karne Hesketh. Una vittoria cercata con convinzione per tutta la partita e ribadita dalla scelta nell’azione decisiva: il Giappone avrebbe potuto accontentarsi di un penalty che sarebbe comunque valso un clamoroso pareggio, ma è voluto andare a caccia della ‘try’ vincente, trovandola.

E’ il giusto premio per aver messo alle corde gli Springboks con una prestazione gagliarda, fatta di intensità, fisicità e tecnica senza alcun timore reverenziale. Una prova applaudita dal pubblico del Community Stadium di Brighton, una delle sedi del mondiale in corso di svolgimento tra Inghilterra e Scozia. Il Giappone, allenato dal guru australiano Eddie Jones, era già stato in vantaggio 13-12 grazie al piazzato di Ayumu Goromaru, per poi pareggiare più volte i conti (22-22, 29-29) contro la nazionale di Heineke Meyer. Poi il finale in rimonta che vale la seconda vittoria nella storia della nazionale giapponese in una partita valida per la Coppa nel mondo. La prima risale al 1991 contro lo Zimbabwe. Un’altra era, tutt’altro avversario.

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