“Sono felice ma anche dispiaciuto per la scelta, non è una decisione che si può banalizzare”. Così Pippo Civati, il primo a fuoriuscire dal Pd, commenta l’addio di Stefano Fassina confermato oggi in conferenza stampa. “E’ un Pd dalle diverse posizioni che ha contraddetto il suo programma elettorale, io mi chiedo come fanno gli altri a votare la fiducia, ma ad essere contro questa riforma della scuola, c’è chi pensa che il partito possa essere cambiato da dentro, ma è un errore”, aggiunge il fondatore di Possibile. “Noi frazioniamo il centro-sinistra? Sono milioni di elettori che hanno fatto la scissione prima di noi, tra cui quelli che hanno votato Grillo, e non accorgersi di questo è un grave errore”, incalza Civati. “Il salvataggio di Castiglione dimostra quello che ho detto, un partito che vive di larghe intese, schizofrenico, garantista a correnti alterne, ma che vuole tagliare la testa a Ignazio Marino, un sindaco eletto dal popolo” di Irene Buscemi

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