“I principali antidoti per combattere il diffondersi della corruzione – vera e propria tassa occulta per l’economia – sono una concorrenza effettiva, la certezza del diritto e la sburocratizzazione”. Così il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella nella relazione annuale che, lodando il lavoro dell’Anac, definisce la corruzione ”pervasivo cancro dell’economia”. Per Pitruzzella, che cita alcune riforme del governo Renzi, “l’apertura della concorrenza si colloca nell’ambito di un cambiamento del quadro giuridico che finalmente sta creando un ambiente favorevole all’iniziativa economica e che rimuove alcune delle principali cause del deficit di competitività”.
Secondo il capo dell’autorità per la concorrenza “appare indispensabile soprattutto una riformulazione della nozione di conflitto di interessi, che dia rilevanza, sulla scorta della soluzioni accolte a livello internazionale, alla situazione di ‘pericolo'”. Pitruzzella precisa che in materia l’Autorità nel 2014 ha trattato “612 casi, di cui 146 riguardanti le incompatibilità patrimoniali, 401 le situazioni di conflitto di interessi e 65 i divieti post-carica. “La fase patologica del regime dei divieti post-carica – sottolinea Pitruzzella – è stata pressoché eliminata grazie all’intesa attività consultiva svolta dal 2011”.
Dall’inizio del 2014 ad oggi l’Antitrust ha irrogato sanzioni per 266 milioni di euro (186 milioni nel 2014 e 80 nei primi cinque mesi e mezzo del 2015). Nella Relazione annuale dell’Authority al Parlamento si legge che l’attività stata concentrata sui cartelli anticoncorrenziali e sulle intese. In particolare sono stati chiusi 23 procedimenti riguardanti intese e 3 per abusi di posizione dominante.
Tra i punti da tenere sotto stretta attenzione ci sono i servizi pubblici, compresi i settori di energia elettrica, gas e acqua. “Al di là delle condotte delle imprese, nei servizi pubblici locali troppi sono ancora gli ostacoli che deprimono la concorrenza e l’innovazione creando privilegi e rendite di posizione in favore di un numero limitato di operatori, spesso di natura pubblica” spiega Pitruzzella che sottolinea come “la concorrenza resta l’opzione preferibile” per una riduzione della spesa pubblica e di aumento dell’efficienza dei servizi ai cittadini. Nei settori dell’energia elettrica, del gas e idrico l’Antitrust ha intensificato l’enforcement per “eliminare la situazione di ‘patologica dipendenza‘ del consumatore dall’impresa” afferma il presidente dell’Antitrust.