“Sarà il rinascimento di Roma”. L’assessore Francesca Danese della giunta Marino promette nuove regole, bandi certi, mai più affidamenti diretti, un nuovo sistema dell’accoglienza con quel terzo settore sano che esiste nella Capitale. Inoltre annuncia sorprese per i romani sulla casa. Lo fa al centro Servizi del volontariato del Lazio dove diverse associazioni chiedono di essere ascoltate e di non fare di tutta un’erba un fascio. “Qui ci chiedono di andare avanti, Luigi Nieri ha già detto quello che doveva dire, questa giunta sta mettendo in campo atti inequivocabili, coraggiosi, per la prima volta abbiamo un bilancio approvato in tempi utili” risponde così l’assessore alle domande dei cronisti sulle intercettazioni di Salvatore Buzzi dove viene citato il vicesindaco di Roma. In manette finiscono diversi funzionari pubblici e politici di questa amministrazione, secondo l’inchiesta sul libro paga di Buzzi. “Io sono un tecnico, mi sono insediata a dicembre scorso, sono finita sotto scorta, i 7 milioni di euro finiti nell’inchiesta e gestiti dall’ex assessore Ozzimo li ho trovati e li sto utilizzando per un bando europeo, noi siamo il cambiamento, io in giunta vedo persone perbene”, replica alla domanda se il Pd romano e laziale sia fortemente compromesso e abbia aggirato in qualche modo l’argine rappresentato da Ignazio Marino. Non temono sorprese insomma, anche se le carte fanno presumere altro  di Irene Buscemi

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