Per vendetta hanno cercato di dare fuoco alla loro ex scuola, l’Istituto Superiore ‘Gobetti’ di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, e attribuire la paternità del raid vandalico addirittura all’Isis. Protagonisti della vicenda tre ex studenti del plesso emiliano, un 20enne ed un 18enne di Casalgrande e un loro amico minorenne: i primi due sono stati arrestati e il terzo denunciato con l’accusa di concorso in danneggiamento aggravato. I tre, che hanno lasciato scritto su una lavagna ‘Isis tra di noi ripasseremo’, sono stati fermati dai Carabinieri – verso le 4 della notte tra sabato e domenica – nell’istituto scolastico, allertati dall’allarme scattato all’interno della struttura.

Gli ex studenti sono stati bloccati mentre cercavano di allontanarsi – una volta scattato l’allarme – dopo avere cosparso di benzina i banchi delle aule 18 e 19, con l’intento di appiccare il fuoco, lanciato mattoni contro le finestre, danneggiandole e scritto la rivendicazione terroristica alla lavagna. All’interno delle classi della scuola i militari hanno rinvenuto tre bottiglie in plastica contenenti residui di benzina e un accendino perso durante la fuga. Uno dei tre ragazzi fermati ha ammesso davanti agli uomini dell’Arma la sua responsabilità e quella dei suoi due amici. A spingerli al gesto il desiderio di vendetta nei confronti del preside e di alcuni insegnati ritenuti troppo severi quando loro frequentavano la scuola.

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