“Togliere il vitalizio ai condannati? Quello che vorrebbero fare questi signori è incostituzionale, poi vedremo cosa succederà”. Così l’ex sindaco di Taranto, Giancarlo Cito, si esprime sulla richiesta di cancellazione del vitalizio per i condannati ai microfoni de La Zanzara, su Radio24. L’ex deputato della Lega D’Azione Meridionale, noto per il suo linguaggio sanguigno, percepisce un vitalizio di 2.139 euro al mese. E’ stato condannato definitivamente nel 1997 per concorso esterno in associazione mafiosa e ha scontato 4 anni tra carcere e servizi sociali. Tra le altre condanne definitive, spiccano quella per concussione e tangenti. Lo scorso anno è stato assolto dalla Corte di Cassazione dall’accusa di corruzione e falso ideologico. Ed è su questa assoluzione che l’ex sindaco dei due mari fa leva: “Dopo 25 anni hanno detto che sono innocente. Quindi, non mi rompessero i coglioni. I presidenti della Camera e del Senato vogliono togliere i vitalizi ai condannati? Loro possono dire quello che vogliono. Che cosa tolgono loro? Un vitalizio che prendo da più di 10 anni? E chi cazzo sono, il padreterno che dice ‘Oggi devi morire’?“. Alle domande insistenti dei conduttori sulla sua condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, Cito perde le staffe e, dopo qualche secondo di calma raggiunta, interrompe la comunicazione telefonica  di Gisella Ruccia

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