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Sicilia, chiesta archiviazione per piscina “abusiva” dell’assessore

Mariarita Sgarlata aveva lasciato la poltrona del Territorio dopo che Crocetta aveva spedito le carte in Procura. Ma per i pm è tutto regolare, ora deciderà il gip. Ora l'interessata parla di "dossieraggio" e ri-scoppia il caso politico
Sicilia, chiesta archiviazione per piscina “abusiva” dell’assessore
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Il governatore Rosario Crocetta l’aveva denunciata spedendo le carte in procura. “Fossi in lei mi sarei già dimesso” aveva tuonato il presidente, puntando il dito contro una presunta piscina abusiva. La diretta interessata, e cioè Mariarita Sgarlata, aveva replicato dimettendosi da Assessore al territorio della giunta regionale. Adesso, a quattro mesi di distanza, la procura di Siracusa ha chiesto al gip di archivare il fascicolo sulla piscina costruita dall’ormai ex assessore regionale nella sua villa nel capoluogo aretuseo. “I funzionari della Soprintendenza di Siracusa e dei competenti Uffici del Comune di Siracusa che hanno emanato i provvedimenti autorizzatori richiesti dalla dottoressa Sgarlata hanno operato nel pieno rispetto della normativa urbanistica, edilizia e di settore oltreché nell’osservanza di disposizioni amministrative interne”, scrivono i magistrati nella richiesta d’archiviazione. Nessun abuso, dunque, nel caso esploso nel settembre scorso, dopo che lo stesso Crocetta aveva annunciato alla stampa di aver spedito alla procura di Palermo il dossier sui presunti reati commessi da Sgarlata. E adesso, l’ex assessore promette di rivolgersi a sua volta ai giudici.

“Adesso che la verità sta venendo a galla – dice – mi preparo a presentare denunce contro il dossieraggio che ho subito, e qualcuno dovrà rispondere di questo, ma chiederò anche il risarcimento per i danni materiali e morali che ho subito da questa assurda vicenda”. La polemica però non si placa. “Qualcuno deve pagare in Regione il metodo Boffo è purtroppo diventato una prassi costante. Un metodo inaccettabile, che colpisce le persone perbene. Ora sono io che chiedo chiarezza. Basta impunità per chi organizza la macchina del fango” attacca il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone. “Ma quale metodo Boffo? Faraone pensi piuttosto ai suoi problemi giudiziari, forse è arrabbiato per questo motivo e parla di un inesistente metodo Boffo…” è la replica velenosa del governatore Crocetta. Che con il presunto scandalo della piscina abusiva ha comunque fatto un buco nell’acqua.

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