“La droga di Draghi“. Così il quotidiano conservatore tedesco Handelsblatt, nella sua versione on line, ha titolato l’apertura dedicata all’annuncio del quantitative easing fatto nel primo pomeriggio dal presidente della Banca centrale europea. Con tanto di immagine a fortissimo impatto: una siringa infilata in vena. Dentro il cilindro di vetro, una banconota da 100 euro. “La Bce inonda ogni Paese sulla cui moneta ha potere con una somma gigantesca di denaro”, si legge nel sottotitolo del commento firmato dal caporedattore Oliver Stock. “Così evita le riforme, e questo rende noi europei poveri”. “La medicina somministrata da Draghi significa”, continua l’articolo, “agevoliamo anche chi fa debiti”. Conclusione: “E’ come invitare un alcolista in un free bar o dare a un drogato “roba” gratuita in modo che non debba andare a rubare per la prossima pera: in ogni caso è la medicina sbagliata”. Insomma, la versione più estrema e populista della ben nota opposizione tedesca al programma di acquisto di titoli di Stato. Eppure la Cancelliera Angela Merkel ha incassato un compromesso a lei molto favorevole: la Bce si caricherà solo il 20% del rischio default dei debiti sovrani dei Paesi di cui comprerà i bond. Il resto rimarrà in capo alle banche centrali nazionali.

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