Un gruppo di attivisti del movimento “No Expo” si è introdotto questa mattina nel cantiere dell’esposizione universale. Il blitz è scattato alle 6.45, quando gli operai del primo turno, erano appena entrati per lavorare. Gli attivisti hanno distribuito volantini ai lavoratori e fermato i camion in cantiere, esponendo striscioni (“Contro il debito, il cemento e la precarietà) e difendendo il diritto allo sciopero.

“Qui gli operai non possono scioperare anche grazie alla Cgil”, spiegano gli autori del blitz proprio mentre in tutta Italia è in corso lo sciopero generale, indetto dal sindacato guidato da Susanna Camusso e dalla Uil. Un memorandum firmato nel 2007, (durante la fase di candidatura di Milano per l’evento del 2015), aveva proprio come obiettivo quello di “favorire il consenso sociale” evitando “conflitti sindacali nei servizi di pubblica utilità e nelle attività collegate a Expo”. Un accordo che Roberto Alesse, garante per gli scioperi nei servizi pubblici, aveva ‘benedetto’ invitando “tutti i protagonisti delle relazioni industriali (istituzioni, aziende, sindacati), a siglare una tregua sindacale”

 

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