Una rete regionale, e non solo, di sale cinematografiche indipendenti per far circuitare film introvabili e privi di distribuzione. È questa la novità della stagione 2014-2015 del Kinodromo, il cinema bolognese di via Pietralata gestito da un’associazione composta da appassionati cinefili e addetti ai lavori del settore, che a partire da gennaio 2015 vedrà una fattiva collaborazione con altre cinque sale del territorio regionale: il Salone Snaporaz di Cattolica, il Supercinema di Santarcangelo, l’Astra di Forlì e la meta extraregionale appena al di là del Po, il Cinema del Carbone di Mantova.

Cinque cinema si scambieranno i titoli per far girare film introvabili e privi di distribuzione

“Ci scambieremo i titoli”, spiega Niccolò Manzolini del Kinodromo, “le nostre scelte esclusive finiranno nella loro programmazione e viceversa. Vogliamo che questa movimentazione di film diventi coordinata e continuativa”. L’esperimento “associativo” pressoché unico su territorio nazionale coinvolge quelle sale che sono fuori sia dal circuito commerciale, che da quello d’essai. Perché per chi non lo sapesse, oltre ai grandi titoloni commerciali, anche le pellicole art house, provenienti da festival e con un piccolo distributore, hanno già un loro circuito distributivo dove viene garantita una tenuta minima in sala.

Il Kinodromo, ovvero il Cinema Europa, ancora di proprietà della Seac Bologna – Circuito Cinema, è in alcuni giorni della settimana una sala d’essai. È la sua proprietaria, Ginetta Agostini, che con entusiasmo dà in gestione per il terzo anno consecutivo diverse sere alla settimana al Kinodromo, a spiegare i motivi della crisi di quella sala e la relativa rinascita: “Grazie ai ragazzi abbiamo salvato questa sala che altrimenti nel 2012 avrebbe chiuso”, racconta la Agostini, “ora è viva e vegeta e si evolve, non esiste un altro esercente che in Italia fa così. Ricordiamoci che il cinema d’essai, nonostante l’exploit di Martone con Il giovane favoloso su Leopardi, è un malato terminale”. La cura Kinodromo, già di per sé con 39 soci ordinari, circa 2000 sostenitori e un aumento di presenze del 40% nell’ultimo anno, ha fatto bene allo stesso Cinema Europa facendo registrare nella stessa sala con programmazione d’essai un aumento mensile medio del 74% a fronte di un dato nazionale che segna meno 0,5%.

Qualcuno ha detto che con la cultura non si mangia. Noi diciamo che per un pranzo decente ci vuole solo un po’ di tempo

“Chiaro che con questi numeri da impresa commerciale essere un collettivo ha sempre meno senso”, continua Manzolini, “siamo un’associazione di volontari che ha delle ambizioni sia distributive che anche per spin-off organizzativi su eventi culturali. Qualcuno ha detto che con la cultura non si mangia. Noi diciamo che per un pranzo decente ci vuole solo un po’ di tempo”. Allora meglio elencare i primi appuntamenti del Kinodromo, che per locandina quest’anno ha uno straordinario scimpanzé che riflette sugli oggetti primordiali di scena dei primi minuti, l’alba dell’uomo, di 2001 Odissea nello spazio: l’inaugurazione è il 27 ottobre con Final cut ladies and gentleman (2012) dell’ungherese Gyorgy Palfi, caravanserraglio di citazioni della storia del cinema per ogni secondo di film; poi il 15 novembre l’evento speciale in collaborazione con le associazioni animaliste The ghost in our machine (2013) della canadese Liz Marshall, un reportage mondiale sulle aberranti condizioni animali da reddito come visone, leoni, cavie; il 15 novembre 5fumettisti5 (2014) il doc di Gabriele Orsini su cinque venerati fumettisti italiani su suolo francese e ancora il 28 ottobre Il cineamatore di Kieslowski (1972). Poi ancora la sperimentazione quasi ogni sera del PopCorn Hour con djset, sonorizzazioni di film e incontri con gli autori; nonché una megafesta di Natale che a breve verrà annunciata a tutti gli effetti.

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