“Da segretario del Pd non avrei organizzato la Leopolda. Credo sia stata una scelta infelice da parte di Renzi“. Così il deputato dem Alfredo D’Attorre che, come altri dissidenti del suo partito, diserterà la convention fiorentina in programma dal 24 al 26 ottobre, preferendo piuttosto la manifestazione dei sindacati del 25 ottobre contro le politiche del governo. “Mi sento più a mio agio con i lavoratori, i pensionati e gli studenti”, dice D’Attorre prima di entrare alla direzione del partito. Della stessa opinione Cesare Damiano e Pippo Civati. “Ieri – afferma riferendosi all’ospitate di Renzi su Canale 5 – si è scelta la linea berlusconiana: si è parlato di bonus bebè, mentre i diritti civili sono continuamente rimandati. Questo fine settimana sono già impegnato: sarò in piazza con le bandiere rosse”. “La Leopolda – controbatte l’eurodeputata renziana Simona Bonafè – non è una convention di corrente, ma uno spazio da sempre aperto a tutti. “La manifestazione della Cgil non è contro il governo ma – conclude D’Attore – serve per cambiare le politiche, per una linea più a sinistra”  di Annalisa Ausilio

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