Mancano poche ore all’annunciata firma del matrimonio tra Alitalia-Etihad e la situazione – dopo lo sciopero bianco dei bagagli a Fiumicino – sta diventando incandescente. La compagnia “ha comunicato all’Autorità di garanzia per gli scioperi che, nel prossimo fine settimana, vi sarebbe l’altissimo rischio che gran parte del personale tecnico della compagnia, in servizio presso l’aeroporto di Fiumicino, possa astenersi in massa dal lavoro, presentando certificati medici“. 

L’Authority: “Attentato ai diritti dei cittadini-utenti”. Per l’Authority si tratterebbe di un vero e proprio “attentato ai diritti dei cittadini-utenti, in sfregio alla legge che disciplina l’esercizio del diritto di sciopero. Non sarebbe, infatti, tollerabile che, al solo fine di aggirare norme perfettamente conosciute dai lavoratori, mi riferisco, in particolare, alle franchigie nel periodo estivo, le quali garantiscono a tutti la mobilità nel mese di agosto – sottolinea il Garante – si ricorresse ad uno strumento potenzialmente fraudolento”. Al riguardo “si ricorda che esistono precedenti casi in cui l’Autorità di garanzia efficacemente intervenuta per sanzionare pesantemente queste anomale forme di protesta, non riconducibili alle fattispecie previste dalla legge 146 del 1990. Infine, si fa presente che l’Autorità, di fronte ad un’eccezionale assenza per malattia, segnala ogni abuso alla Procura della Repubblica per gli eventuali seguiti di competenza”.  Intanto continuano i disagi per i passeggeri a causa dello sciopero bianco degli addetti al carico e scarico dei bagagli.

Lupi: “Assenze di massa non tollerate. Ho chiesto al ministero della Salute di controllare”. Ulteriori scioperi bianchi o certificati di malattia di massa a Fiumicino “non saranno tollerati” scrive in una nota il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. “Lanci di agenzia parlano di certificati di malattia di massa – spiega Lupi – per il personale di terra di Alitalia per domani, giorno della firma dell’accordo con Etihad. Ho definito vergognosi e incomprensibili gli scioperi bianchi di questi giorni che hanno creato gravissimi disagi ai turisti italiani e stranieri nei giorni di massima affluenza”. “L’azione di domani, dicono le stesse agenzie, potrebbe portare alla paralisi dello scalo di Fiumicino. Se tutto ciò fosse vero non sarebbe accettabile né tollerabile. Ho chiesto al Ministro della Salute di attivarsi per provvedere a tutti i controlli del caso”, conclude il ministro.

Bonanni: “C’è qualcuno che soffia sul fuoco, se fallisce operazione non c’è futuro”. “Nella lunga esperienza sindacale che ho avuto l’idea dei certificati medici al posto della lotta è inaccettabile e contro gli interessi del sindacato e degli stessi lavoratori” dice il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta a SkyTg24. “I negoziati in corso e l’accordo prevedono degli esuberi ma anche soluzioni positive nel medio periodo. Certo è un passaggio difficile ma può essere benissimo governato con gli strumenti che l’Italia ha a disposizione per gestire gli esuberi”. Per il leader della Cisl Raffaele Bonanni è “pericoloso” quanto sta accadendo a Fiumicino, con i disagi legati ad una sorta di sciopero bianco. “Molti stanno lavorando contro questa azienda nuova”, dice a SkyTg24 dell’imminente accordo Alitalia-Etihad: “C’è qualcuno che soffia sul fuoco, o che comunque gioca la carta dell’irresponsabilità: un sindacalismo fatto così non credo faccia gli interessi dei lavoratori né gli interessi del Paese”. Si assiste, dice Bonanni, ad “una sorta di gioco a ostacoli, sono molto preoccupato di quello che sta avvenendo”, perché se fallisce l’operazione Alitalia-Etihad “non c’è futuro per il settore del volo” in Italia: ostacolarla significa “tirarsi la zappa sui piedi, rovinarsi con le proprie mani”

Legali e advisor al lavoro per gli ultimi dettagli del contratto. Firma prevista domani. Intanto legali e advisor delle due compagnie sono al lavoro per definire gli ultimi dettagli del testo del contratto dell’accordo che verrà siglato venerdì. L’ad di Alitalia Gabriele Del Torchio è al lavoro negli uffici della compagnia a Fiumicino. Mentre il ceo della compagnia emiratina James Hogan, dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Governo, è tornato nell’albergo romano dove alloggia e lì ha prima incontrato il direttore del personale di Alitalia Antonio Cuccuini, e successivamente ha iniziato il lavoro sull’accordo con il suo staff di legali e advisor.

I medici di famiglia: “Tocca all’Inps disporre le visite fiscali”.  I medici di famiglia “non possono che certificare la malattia che l’assistito riferisce e non possono rifiutare il certificato. Non è contestabile questo ruolo dei medici. Nel caso dell’Alitalia, sarà l’Inps a disporre le visite fiscali per i dipendenti che si metto in malattia. Ai colleghi posso dire di vigilare ed essere responsabili, non devono farsi coinvolgere in atteggiamenti scorretti” afferma Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Su un possibile intervento del ministro della Salute riguardo all’ipotesi che sta circolando di centinaia di certificati medici per malattia dei lavoratori Alitalia, Milillo spiega “che la Lorenzin può intervenire, ma – ripete – la certificazione del medico non è contestabile. Se poi il medico agisce in maniera scorretta, ma questo deve essere verificato, è perseguibile”.

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