C’è frustrazione nel Nuovo Centrodestra, anche se è difficile ammetterlo. I ministri si sentono messi in ombra e i forzisti in parlamento sono rilevati al pari di chi sta all’interno della maggioranza. “Non siamo marginali, il premier Matteo Renzi ha incontrato Angelino Alfano, oggi vede Silvio Berlusconi, il patto non è fra due, si stanno riscrivendo le regole insieme” specifica Nunzia De Girolamo, a margine di un evento organizzato dal Ncd a Roma sul patto della salute, un accordo siglato con le Regioni dal ministro Beatrice Lorenzin. “Nessuno ambisce ad essere una comparsa di Renzi a vita. Sull’Italicum l’atteggiamento di Berlusconi sarà determinate per le coalizioni del futuro e – aggiunge la capogruppo alla Camera del Ncd – ha la possibilità di inviare segnali concreti di voler ricompattare i moderati”. “Questo patto della salute è una cosa enorme, l’avesse fatto il ministro Madia o il ministro Pinotti avrebbe avuto titoloni sui giornali e Renzi gli avrebbe dedicato una ventina di tweet” afferma il giornalista Giancarlo Loquenzi che modera il dibattito al Circolo antico Tiro a volo. “Non mettere il dito sulla piaga” dice ridendo il ministro Lorenzin che ai microfoni aggiunge: “Non c’è nessuna polemica, ma questa riforma sulla Salute è l’unica che interessa tutti, sessanta milioni di italiani”  di Irene Buscemi

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