Non vogliono essere chiamati rottamatori, ma costruttori. Chiedono autocritica, rinnovamento, primarie per la classe dirigente e maggiore democrazia interna. Sono i ribelli di Forza Italia, che a Bologna hanno chiamato a raccolta elettori ed esponenti di tutte le anime di centrodestra, da Fratelli d’Italia all’Udc, per lanciare la sfida ai big del partito. “Riteniamo normale che quando un partito perde nove milioni di voti, una classe dirigente spieghi cos’è accaduto, si confronti con la sua gente e si assuma delle responsabilità”, ha detto in sala il consigliere regionale di Forza Italia, Galeazzo Bignami, promotore della convention bolognese ‘Ricostruiamo il centrodestra’. All’appuntamento, dove si sono alternati interventi di tre minuti a testa, sono presenti decine di militanti e simpatizzanti. Assenti però dirigenti e parlamentari. “Vogliamo rimanere in Forza Italia perché è l’ammiraglia del centrodestra”, ha precisato poi Bignami, rispondendo alle critiche arrivate in questi ultimi giorni. “Non vogliamo essere messi fuori solo perché chiediamo di rinnovare. Non chiediamo un nuovo leader, ma primarie per tutto e per tutti. Qualcuno oggi si ritiene intoccabile, e non mi riferisco al nostro presidente, ma a chi, intorno a lui, cerca di tutelare delle rendite di posizione”  di Giulia Zaccariello

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