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Ballarò: #Ronzino, il grillino sconosciuto sbeffeggiato su Twitter

Ballarò: #Ronzino, il grillino sconosciuto sbeffeggiato su Twitter
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Alfredo Ronzino, da candidato alle Europee per il Movimento 5 stelle a star involontaria (e sbeffeggiata) su Twitter. L’aspirante politico, classe 1966 e originario di Lecce, è stato invitato nella trasmissione Ballarò da Giovanni Floris per parlare del mondo 5 stelle, nonostante i
suoi 26mila voti non siano bastati per l’elezione in Parlamento Ue. Una comparsata che ha attirato da subito grande curiosità in rete proprio perché i candidati pentastellati per Bruxelles non sono mai stati autorizzati, durante la campagna elettorale, ad andare in televisione “per evitare brutte figure”. L’intervento è stato da subito molto commentato online e non sono mancati gli sfottò in merito a incertezze e qualche errore. Tanto che la senatrice Barbara Lezzi e il deputato Manlio Di Stefano hanno specificato su Facebook che “Ronzino non era mai stato autorizzato ad andare in televisione per rappresentare l’M5S”.

In studio con Ronzino erano presenti in trasmissione Roberta Pinotti (Ministro della Difesa), Giovanni Toti (Forza Italia), Susanna Camusso (Segretario CGIL), Luigi Abete, Peter Gomez (direttore de ilfattoquotidiano.it), Mario Calabresi (direttore de La Stampa), Massimo Giannini (vice-direttore de La Repubblica), Amalia Signorelli (antropologa) e il sondaggista Nando Pagnoncelli, ma gli scontri più accesi si sono avuti proprio tra l’esponente grillino e i giornalisti Calabresi e Giannini.
Queste le frasi “incriminate” dell’esponente 5 Stelle e di seguito le reazioni su Twitter in uno Storify.

Le frasi di Ronzino
“Qualche errore lo abbiamo commesso. Ma mi ha stupito il terrore nelle facce delle persone. È stato fatto un lavaggio del cervello. Come si fa ad avere paura di Beppe Grillo?”
«Chi lo ha detto Hitler? Grillo ha fatto solo una battuta”
“Gli 80 euro dovevano andare a chi fa la fila alla Caritas e non a chi ha una busta paga”
“I politici che fanno le leggi è un meccanismo settecentesco, non va bene. Il web va messo nella Costituzione”
“Il lavoro non c’è più, c’è l’innovazione tecnologica”
“Noi vogliamo sostituire tutta la classe politica con i cittadini”
“Abbiamo elaborato online una legge elettorale con 100 mila cittadini”
“Nei vostri decreti c’è sempre qualcosa di imboscato” (riferito agli esponenti del Pd in studio)

Le reazioni su Twitter

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