Nel variegato panorama delle web series, c’è posto anche per quelle al femminile. E’ il caso di “An african city”, format ideato da Nicole Amarteifio e ambientato in Ghana. La serie, infatti, è stata lanciata su Youtube due mesi fa e fin dalla prima puntata ha mandato in tilt i social network.

Gli ingredienti per un prodotto che possa piacere soprattutto al pubblico femminile non mancano: la serie, infatti, racconta la storia di cinque donne in carriera (Makena, Sade, Nana Yaa, Zainab e Ngozi), dinamiche e cosmopolite che, dopo aver trovato fortuna in Europa e Stati Uniti, decidono di tornare ad Accra, luogo in cui sono cresciute nonché capitale e città più popolosa del Ghana. In un’intervista la creatrice ha ammesso di essersi liberamente ispirata a ‘Sex and the City’: “Una sera ero a casa mia a guardare le repliche, quando ho iniziato a pensare a una possibile versione ghanese del format. Mi piaceva la freschezza delle quattro protagoniste ma anche il loro modo di vivere le debolezze. Così mi sono chiesta come sviluppare queste caratteristiche in relazione a cinque donne che decidono di tornare in Africa”. La scelta del web come canale di trasmissione, poi, è stata quasi naturale: “Mi piace l’elemento social, le persone sono libere di commentare su YouTube e di portare avanti la conversazione anche su Facebook e Twitter”, ha raccontato.

Sulla scia di ‘Sex and the City’, la vera star non poteva che essere la città, Accra, che nulla ha da invidiare a New York, fonte di ispirazione per milioni di donne negli anni ’90. Per le più nostalgiche di Carrie&co. non mancano i tuffi nel passato: dalle immancabili cene per sole ragazze ai primi appuntamenti da dimenticare affogando il dispiacere in un cocktail. Anche la moda ha un ruolo di primo piano: le cinque amiche, infatti, condividono la passione per abiti sgargianti e accessori vistosi, sempre in perfetta linea con le ultime tendenze afro. Il primo episodio, di circa 15 minuti, ha ampiamente superato la soglia delle 100.000 visualizzazioni. Segno che raccontare la vita di cinque donne alle prese con problemi di lavoro e questione di cuore funziona ancora. Ma “An african city” ha un’arma in più: la capacità di coniugare la modernità europea con le tradizioni africane. 

Certo, la serie propone un ritratto dell’Africa che non siamo abituati a vedere, mettendo in mostra una realtà quasi occidentale, in netto contrasto con le immagini di guerre e carestie in cui ci imbattiamo ogni giorno. Le critiche in questo senso non sono mancate, ma la Amarteifio ha replicato così: “Perché le donne africane devono essere sempre sinonimo di malattie e povertà? Io credo che in alcuni casi sia giusto anche mostrare il loro lato più indipendente e cosmopolita”. Anche Accra viene mostrata in tutta la sua modernità, con i suoi ristoranti di lusso e le sue boutique firmate; ma una piccola parte del continente è anche questo e forse era giusto raccontarla così, attraverso gli occhi di cinque donne con l’America in testa e l’Africa nel sangue.

RIVOLUZIONE YOUTUBER

di Andrea Amato e Matteo Maffucci 14€ Acquista
Articolo Precedente

Lucia Annibali, l’ex fidanzato che la fece sfigurare tenta il suicidio in carcere

next
Articolo Successivo

Alcol, le donne bevono sempre di più. “La sbronza occasionale diventa abitudine”

next