“Non volevo dirlo, ma lo dico proprio al Fatto: ho accolto la sua richiesta (“Renzi lasci la società di famiglia” 25-02-2014 di Marco Lillo, ndr) e mi sono licenziato dall’azienda della mia famiglia”. Così il presidente del consiglio a colloquio con i giornalisti del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro, Peter Gomez, Marco Travaglio, Marco Lillo e Wanda Marra. Il caso, scovato dal nostro giornale, riguarda l’assunzione nel 2003 come dirigente nella società di famiglia un giorno prima della candidatura da parte della Margherita come presidente della Provincia di Firenze. Il risultato? Quasi dieci anni di contributi figurativi a carico della collettività. “E’ un atto di attenzione – precisa Matteo Renzi – Non c’era niente di giudiziario” a cura di Paolo Dimalio
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