We observed an association between density and proximity of natural gas wells within a 10-mile radius of maternal residence and prevalence of congenital heart and possibly neural tube defects 
Lisa McKenzie
Colorado School of Public Health, Aurora, Colorado

 

Vediamo adesso cosa hanno da dire i negazionisti. Le operazioni petrolifere, di qualsiasi genere, sono associate ad agenti dannosi alla salute perché inquinanti, i composti organici volatili, il benzene, i nitrati, gli idrocarburi policiclici aromatici.

Queste cose, si sanno da decenni, sono dannose per la salute. La stessa American Petroleum Institute nel 1948 concluse che la concentrazione giusta di benzene in atmosfera per garantire la salute umana è esattamente zero.

Bene, adesso un gruppo di ricercatori della Colorado School of Public Health, guidato da Lisa McKenzie, ha analizzato 124,842 nascite fra il 1996 e il 2009 in zone rurali del Colorado e ha messo in relazioni le nascite di bambini con difetti e pozzi dove si estrae gas naturale.

Il risultato? Beh, se sei incinta, forse è meglio vivere altrove che vicino a pozzi di metano. Le mamme che vivevano vicino a posti in cui c’erano pozzi di metano avevano le probabilità doppie di avere un bambino con un difetto ai tubi neurali, rispetto alle mamme che vivevano a dieci miglia da pozzi di gas. I Neural Tube Defects (NTD) sono malattie congenite dovute ad aperture nel cervello o nel midollo spinale durante la fase di sviluppo embrionale. Fra i Neural Tube Defects la spina bifida.

Allo stesso modo, le mamme che vivevano vicino a pozzi di gas avevano la probabilità del 30 per cento in più di avere figli con difetti al cuore, principale causa di mortalità infantile. Non è ben chiaro quale esattamente sia il meccanismo che porti a questi problemi (aria contaminata? acqua contaminata?) ma il risultato è certo: chi vive vicino a questi pozzi da fracking ha maggiori probabilità di avere figli con difetti alla nascita.

A gennaio 2014 ci fu uno studio simile in Pennsylvania, condotto da Janet Currie (Princeton University), Katherine Meckel (Columbia University) e John Deutch e Michael Greenstone (Massachusetts Institute of Technology), dove invece si studiarono le nascite dal 2004 al 2011 per studiare lo stato di salute dei bambini nati in un raggio di 2,5 chilometri da pozzi da fracking. Trovarono che vivere vicino a pozzi di gas naturale aumentava le probabilità di basso peso alla nascita, molto probabilmente a causa dell’inquinamento dell’aria.

Non è la prima volta che vengono scritti articoli simili, già nel 2012 infatti ci fu uno stesso studio condotto da Elaine Hill della Cornell University che metteva in relazione i danni alla nascita e l’inquinamento da fracking e che è qui. In quell’occasione i petrolieri dissero che i bambini si ammalano di più vicino ai pozzi perché il fracking cambia la distribuzione demografica nei dintorni dei pozzi e le madri che scelgono di vivere lì vicino sono già malate per conto loro.

E poi gli asini volano.

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