“Mamma, stanotte dormo all’asilo”. Potrebbe essere questo il “grido” di battaglia dei bimbi di una scuola dell’infanzia milanese che ha aperto il servizio, non molto diffuso in Italia, dell’asilo notturno. Piccoli dagli otto mesi in su, infatti, dormono nella struttura. “Il progetto è nato perché il mondo cambia e perché molti genitori sono impegnati in turni lavorativi di notte, per esempio negli ospedali – racconta la titolare Anna Podestà, 39 anni -. Ma ci sono i bimbi delle tate, delle domestiche che lavorano di notte nelle famiglie. A New York esiste da tempo e i dati consegnano il fatto che oltre il 40% delle coppie ha lavori notturni”. Un progetto dirompente che ha aperto anche un fronte di critiche perché cambia gli schemi dell’accudimento dei piccoli in Italia. “A chi ci critica rispondo – continua la Podestà – che è una fatica per il bambino andare all’asilo anche di giorno. Qui non si “sbolognano” i pargoli e non si delega a terzi il fatto di seguirli anche la notte. Entra solo chi comprende il progetto che – continua – è trasformare la fatica che può rappresentare il non dormire nella propria cameretta in un fantastico viaggio e un’escursione fuori dalla propria realtà quotidiana” (Francesco Facchini/alaNEWS)

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