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Vittime della mafia, ora rischiamo anche il prelievo sulle nostre pensioni

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Forse per un lapsus tutto  “freudiano” il Primo Ministro segna il 27 Maggio 2014  come la data che vedrà  in busta paga l’aumento di 80 euro per moltissimi lavoratori.

Una cosa buona davvero.

Nel mentre però veniamo informati che si ipotizzano prelievi sulle pensioni fino a 2.000 o 3.000 euro, non si è ancora capito bene.

Insomma in buona sostanza per aumentare lo stipendio agli operai verranno abbassate anche le pensioni delle vittime del terrorismo mafioso del 1993, quel tipo di terrorismo esercitato nella centralissima Firenze e che ha portato il Paese alla deriva e nelle mani delle organizzazioni criminali.

Auspichiamo davvero di aver capito molto male, perché veramente se così fosse, al peggio davvero non ci sarebbe mai fine. Noi ci aspettavamo le pensioni per i nostri invalidi all’80% della capacità lavorativa, non un prelievo forzato sulle pensioni di coloro che gli invalidi devono supportare, per integrare le buste paga dei lavoratori.

Insomma come sempre aspettavamo che fossero i soldi requisiti ai mafiosi dai loro conti correnti in banca a sanare il Paese non le pensioni di chi con la mafia non ha mai spartito nulla, ma ne ha “incassato” il tritolo in via dei Georgofili.

 

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