Un milione di euro di spesa per un parcheggio con una capienza di massimo 20 macchine“. E’ quanto riferisce il segretario generale del Consiglio di Stato, Oberdan Forlenza, in una conferenza stampa per chiarire il caso delle ruspe a Palazzo Spada a Roma, il complesso che ospita proprio il Consiglio e in cui è stato costruito un parcheggio sotterraneo al posto di un giardino seicentesco, il tutto documentato da un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano. “E’ un progetto autorizzato dalla Sovrintendenza. I fondi sono serviti anche per esporre al pubblico i reperti archeologici ritrovati durante gli scavi, una pavimentazione di case romane risalente al II secolo a. C.” aggiunge ancora il segretario. “Le fontane poi – aggiunge l’architetto Mario Lolli Ghetti – non sono del ‘600, le ho fatte io, basandomi su dei progetti del francese Paul Letaroully”. Cercano di giustificare così i lavori in corso nel Palazzo rinascimentale che ospita la prospettiva Borromini, oggi più nota al pubblico grazie all’Oscar vinto da La grande Bellezza. A mancare alla conferenza stampa è la Sovrintendenza statale che avrebbe dovuto spiegare come mai nel tempio della legalità amministrativa mancasse il cartello con le informazioni sull’appalto, l’inizio e la fine dei lavori del parcheggio, come previsto per legge. Esposto solo oggi in onore dei giornalisti. “Gli addetti ci hanno riferito che era caduto, questo è un lavoro iniziato parecchi anni fa, nel 1996, stiamo soltanto terminando la rampa per l’ingresso delle auto” ci tiene a precisare ancora il segretario. La fine dei lavori è prevista per l’aprile 2015. “Spostarci in un’altra sede? Questo Palazzo è mantenuto bene grazie a noi, abbiamo speso 500mila euro del nostro budget per restauri e manutenzione” chiosa il segretario. Dichiarazioni che non hanno convinto, invece, il presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci (Pd) e la collega di partito Lorenza Bonaccorsi, promotori di una interrogazione sul caso di Palazzo Spada. “Non ci pare che le dichiarazioni di oggi – hanno detto – abbiano fugato tutti i dubbi sui lavori in corso. Per questo aspettiamo una risposta chiarificatrice sull’intero intervento dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali”   di Irene Buscemi

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