Copertina di Maurizio Crozza che, come di consueto, apre la nuova puntata di Ballarò (Rai Tre) con una rapida rassegna degli avvenimenti della settimana. Il comico esordisce con le dichiarazioni rese da Enrico Letta (“Il mio destino e quello dell’esecutivo è nelle mani della Provvidenza”) e commenta: “Pensa che bel segnale per i mercati. Ma nemmeno Noè era così fatalista, almeno un’arca l’aveva costruita. E noi che siamo nelle mani tue, che sei nelle mani della Provvidenza? Noi esattamente le mani dove ce le dobbiamo mettere? Mi sento tranquillo come Cristiano Malgioglio invitato da Putin alle Olimpiadi di Sochi“. E aggiunge: “Letta ricorda un po’ il curling. Oggi è stato da Napolitano, ieri ci è andato Renzi. Staranno mica pensando a una staffetta? Ma perché bisogna fare la staffetta? Li proviamo finché non troviamo quello giusto? Siamo elettori o sommelier?“. Sul leader del Pd Crozza ironicamente osserva: “Renzi tituba, non sa cosa fare, è lusingato, ma cincischia. E’ come Nanni Moretti nel film “Ecce bombo”. Renzi invece è più “Ecce bimbo”“. Inevitabile l’imitazione di Matteo Renzi, che proclama: “Non voglio conquistare il trono con il votare, ma con la nobile arte suprema che usò D’Alema: l’inchiappettare“. Il comico poi osserva: “Nel Pd sono tutti confusi. Se un grillino non scrive una minchiata su facebook entro stanotte, questi del Pd rischiano di non avere una linea politica“. Crozza menziona Alan Friedman, di cui regala una esilarante imitazione, e le sue rivelazioni sull’incontro tra Monti e Napolitano. E sottolinea: “E’ possibile che, se vogliamo sapere come sono andate le cose in questo Paese, dobbiamo affidarci a uno che parla come Ollio?“. Gran finale con la parodia di Romano Prodi, Mario Monti e Pierluigi Bersani

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