“In questa vicenda c’è un fattore che nessun processo potrà rimuovere. La vittima era una ragazza bruttina. Il colpevole individuato era un ragazzo di colore. Loro due (Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ndr) sono belli sempre”. Sono le parole pronunciate da Barbara Palombelli durante “Quarto Grado”, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete4, sull’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese barbaramente assassinata a Perugia nel 2007. La trasmissione di approfondimento giornalistico, all’indomani della chiusura del processo d’appello bis per l’omicidio della ragazza, si sofferma sulla condanna stabilita per Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La giornalista, ospite come sempre del programma, esprime la sua opinione in merito, accusando i media di aver commesso un errore “imperdonabile”: “In questi anni è sempre stata sottolineata la bellezza dei due come una colpa”. “Questo è terrorizzante” – insorge Alessandro Meluzzi – “questo è il neo-lombrosismo della giustizia sostanziale”. “Purtroppo lo sai che è vero”, replica piccata la Palombelli. Con visibile imbarazzo Gianluigi Nuzzi cerca di risolvere l’impasse. Prende la parola, si rivolge ai telespettatori e puntualizza: “Noi di ‘Quarto Grado’ , e credo anche voi, ovviamente stiamo con Meredith. Lo ripeterò ancora: noi stiamo con Meredith”. E lancia immediatamente la pausa pubblicitaria di Gisella Ruccia

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