Trentacinque emendamenti proposti da diversi parlamentari democratici, non dall’intero gruppo partitico. Il Pd presenta così, in Commissione Affari costituzionali, le sue richieste di modifica alla legge elettorale: il discusso Italicum,  frutto dell’accordo tra il segretario democratico Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. “Siamo uniti, ma cerchiamo di valutare anche l’opportunità politica e di salvaguardare la tenuta del governo, questa legge per molti è migliorabile” afferma Emanuele Fiano, deputato Pd. “Ci sono emendamenti per prevedere le quote rosa, per abbassare lo sbarramento dell’8%, per garantire un sistema che leghi di più l’eletto con l’elettore, si vagliano le preferenze o anche le primarie per legge” aggiunge ancora l’esponente democratico. A favore delle preferenze anche la Lega Nord e il Nuovo centro destra, “Questa è una legge truffa che esclude partiti con 3 milioni di votanti” afferma il deputato leghista Nicola Molteni. “Noi rispetteremo i pilastri dell’accordo, premio di maggioranza e liste bloccate, poi in aula tutto può succedere” afferma Francesco Paolo Sisto che smentisce le parole di Renato Brunetta sul ritorno alle urne dopo il varo della legge. Chi è a  favore del proporzionale, votato dagli iscritti al movimento, sono i grillini. “L’Italicum è fatto a misura d’abito dei due condannati, noi scriviamo le leggi a misura dei cittadini” afferma il parlamentare 5 stelle Giorgio Sorial  di Irene Buscemi
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