Beppe Grillo condannato per diffamazione. A dare la notizia è proprio chi l’aveva querelato, il tesoriere nazionale del Pd Antonio Misiano. “Beppe Grillo questa mattina è stato condannato dal Tribunale di Genova per diffamazione nei confronti del sottoscritto (nella mia qualità di Tesoriere nazionale Pd) e del Partito Democratico“, ha scritto l’esponente democratico su Facebook. La vicenda risale al maggio 2012, quando il leader del M5S pubblicò sul suo blog un grande mosaico di immagini con le foto segnaletiche degli amministratori di Pdl (Rocco Crimi), Pd (Antonio Misiani), insieme a quelle degli ex di Udc (Giuseppe Naro), Lega Nord (Francesco Belsito) e Margherita (Luigi Lusi).

A fare infuriare il tesoriere Pd era stato l’accostamento proprio con questi ultimi due “colleghi”. Luigi Lusi è sotto processo con l’accusa di essersi appropriato illecitamente di 25 milioni di euro dalle casse della Margherita, mentre Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, è indagato per associazione a delinquere, truffa aggravata, appropriazione indebita e riciclaggio. Un paragone, quindi, che non era andato giù all’esponente democrat. “Le critiche in politica sono legittime, anche quelle più dure – aveva spiegato Misiani per giustificare la querela –. Ma vedere la propria faccia in una foto segnaletica insieme a quelle di Lusi e Belsito, come se fossimo tutti uguali, non è bello”.

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