Sofia, Raffaella, Domenico. Sono solo alcuni dei commercianti di Ercolano che hanno avuto il coraggio di denunciare e poi far arrestare i loro estorsori, rendendo di fatto la città alle porte di Napoli un territorio “derackettizzato”. Caso più unico che raro in Campania e al Sud. “Per dare un senso del cambiamento, al processo contro i camorristi – spiega Nino Daniele, ex sindaco di Ercolano e presidente dell’associazione antiracket –  le vittime erano più degli imputati: 42 contro 41″. Oggi il Comune chiede che sia insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica al merito. “Cacciai i camorristi dal mio negozio”, racconta alle telecamere del fattoquotidiano.it Raffaella Ottaviano, la prima commerciante a denunciare i suoi estorsori nel 2004. “Quando qualche anno più tardi – prosegue – incontrai uno dei due miei estorsori si scusò con me e mi ringraziò: ‘Se lei non mi avesse mandato in galera sarei un uomo morto’, mi disse, perché all’epoca c’era una faida di camorra”. Ora tutti gli esercenti che hanno denunciato e testimoniato contro gli estorsori sono esentati per tre anni dalle tasse comunali. “Un gesto importante, ma soprattutto simbolico” dichiara l’ex sindaco Daniele. “Si denuncia – sottolinea – perché vuoi cambiare la tua vita, vuoi riconquistare la tua dignità, ma soprattutto avviene se non ti senti solo”  di Andrea Postiglione

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