Matteo Renzi attacca il governo di Enrico Letta. “Io sogno un governo che faccia contenti gli italiani, oltre che Brunetta e Schifani“, ha detto. “Voglio un Pd in cui si discuta ma non si litighi”, ha aggiunto intervistato in diretta da Rainews 24 a Pesaro. “Inviterei tutti i dirigenti e i militanti del Pd a smetterla con le polemiche interne. Io non so se hanno chiara la consapevolezza di ciò che c’è in Italia. Bisogna smetterla di avere dei politici che guardano l’ombelico. Bisogna guardare l’orizzonte”.

Il sindaco di Firenze ha poi smorzato i toni, sottolineando che “questa storia che io sono contro Letta è una barzelletta” e che l’esecutivo “ha giocato una bella partita in Europa, ma dobbiamo giocarla con ancora maggiore determinazione”. E ha spiegato che “ora c’è la rassegnazione, sta passando il messaggio che ormai non ce la faremo più. Io credo che il Pd debba prendere per mano l’Italia e dirle ‘cara Italia, ce la si può fare'”. Lasciando infine un commento su un possibile incontro con il segretario del Pd Guglielmo Epifani: “Al segretario del mio partito non ho niente da dire. Lo ascolto volentieri ma non ho da dargli noia. Non voglio rompergli le scatole. Lui ha un compito: di convocare il congresso a norma di statuto entro il 7 novembre”.

Non si è fatta attendere la risposta del Pdl. “Oggi Renzi una cosa giusta l’ha detta: che rischia di finire lui rottamato, anzi auto-rottamato perché non propone un contenuto che sia uno. Solo slogan e battute ripetute sino alla nausea, come un disco rotto”, ha risposto Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl. E ha aggiunto: “Il poveretto, che vive guardandosi allo specchio che gli assicura di essere il più bello del reame, non sa neanche che l’autore materiale delle risoluzioni che hanno stabilito la linea di Letta in Europa è stato, su incarico dello stessa Letta, il disprezzato Brunetta”. E ha concluso: “Questo Renzi è il tipico bulletto di periferia che si butta dal Duomo di Milano ma dimentica il paracadute”.

Le dichiarazioni di Renzi rompono anche il fronte interno. “Matteo più che sognare un governo che faccia contenti gli italiani sogna più concretamente un governo guidato da lui”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini rispondendo a una domanda in merito alle affermazioni fatte dal sindaco di Firenze a Pesaro.

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