Un maxi-sequestro da oltre 4 milioni di euro pari alle imposte non versate perché la sua società aveva sede nella vicina Repubblica di San Marino. La Guardia di Finanza di Rimini ha scoperto una presunta evasione fiscale compiuta in Riviera da parte di Mario Formica, un imprenditore romagnolo del settore degli allestimenti fieristici e vicepresidente di Aeradria, la società dell’aeroporto di Rimini (ma lo scalo in questa vicenda non c’entra niente).

Il manager, secondo l’accusa, oltre a una società italiana con sede a Rimini, aveva messo infatti in piedi un’altra azienda gemella nel piccolo stato: di questa impresa, dei suoi introiti e delle tasse che sarebbero spettate al fisco in Italia non si sapeva assolutamente niente. Mancano all’appello infatti le dichiarazioni dei redditi degli anni dal 2007 al 2011.

Le due società molto note nel settore avevano messo in piedi allestimenti, tanto per citare un caso, anche all’ultimo Meeting di Comunione e Liberazione.

Di fatto, hanno ricostruito le Fiamme gialle, la società con sede nella repubblica del Titano prendeva ordini dalla vicina Italia. Formica, ora denunciato a piede libero per omessa dichiarazione dei redditi, dal 2005 al 2010 era stato lui stesso amministratore anche della società sanmarinese. Poi dal 2010 in poi l’amministratore formalmente era cambiato, ma sostanzialmente gli ordini per l’azienda venivano impartiti dalla società italiana e il capo era l’uomo oggi denunciato. La Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un’inchiesta e ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un sequestro di immobili e conti correnti pari a quanto sarebbe stato evaso in questi anni.

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