Mentre il Pdl preme su Laura Boldrini per ottenere una “condanna” per le bandiere di Sel in piazza contro Berlusconi a Brescia, è il portavoce del presidente della Camera a vergare parole di fuoco contro Alessandro Sallusti, direttore del Giornale berlusconiano. E il punto di scontro è sempre lo stesso, il caso Brescia. Ieri sera a In Onda, su La7, Sallusti ha accusato Boldrini di non aver parlato “a difesa delle deputate” che nel nelle contestazioni anti-Pdl sono state “aggredite e insultate”. In questo modo “ha dimostrato di essere di parte e indegna di ricoprire il ruolo di presidente della Camera”. Dunque, ha concluso il giornalista, “da domani non ci rompa più i coglioni”.

Oggi la risposta di Roberto Natale, portavoce del presidente ed ex presidente dell’Fnsi, il sindacato dei giornalisti: “Le volgarità e gli insulti pronunciati ieri sera da Alessandro Sallusti contro la presidente della Camera non meriterebbero (considerato lo stile del personaggio) neanche risposta”, attacca Natale. Sallusti “con la consueta faziosità”, continua, “sbaglia, come è ovvio”. E mentre “alle donne del Pdl che ieri a Brescia sono state offese con volgarità sessiste, la presidente Boldrini manifesta la sua solidarietà”, chissà se anche Sallusti si atterrà allo stesso princpio, si chiede Natale. Dato che “in queste settimane, le minacce e gli insulti di tipo sessuale rivolti contro la presidente della Camera sono stati trattati, sulle colonne del ‘Giornale’, come burle, manifestazioni di ironia, scherzi, rispetto ai quali Laura Boldrini avrebbe mostrato una reazione eccessiva. Ora Sallusti sembra aver cambiato idea. Non è mai troppo tardi”.

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