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Polillo: “Il fascismo fece cose positive fino al ’35. Lo diceva anche Togliatti”

Le leggi razziali? "Solo una conseguenza dell'alleanza con la Germania". Il sottosegretario all'Economia ai microfoni di Radio2 ha riconosciuto alcuni meriti al fascismo come l'aver "posto le basi del welfare" e "favorito il processo di conversione industriale"
Gianfranco Polillo
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Il fascismo ha creato le basi del welfare. Il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, dichiara che il fascismo ha fatto delle cose positive e che gli si debbano riconoscere anche meriti, almeno fino al 1935. E lo fa durante il programma di Radio2 Un Giorno da Pecora. Secondo lei, gli viene chiesto, il fascismo, all’inizio, ha fatto cose buone? La risposta: “Ricordate che diceva Togliatti del fascismo? Diceva che c’era un controllo del governo autoritario però c’era un grande consenso nel paese. Se lo diceva Togliatti…”. 





“Come tutti i governi ha fatto delle cose buone e delle cose sbagliate” ha detto Polillo. E quelle positive quali sarebbero? “Per esempio lui si è inserito in tutta quella che è stata l’elaborazione politica degli anni Trenta: Roosvelt, il keynesismo. E ha creato le basi del welfare in Italia, questa è stata una cosa estremamente positiva – ha dichiarato ai microfoni di Radio2 – Ha favorito il processo di conversione industriale, ha avuto una grande attenzione a quelli che erano gli aspetti del futurismo, che non era solo arte, ma anche scienza”. E gli aspetti negativi? “Le cose disastrose sono state l’entrata in guerra con la Germania, la sottovalutazione e il non aver capito quella che era la forza dell’America”. E le leggi razziali? “E’ tutto consequenziale all’alleanza con la Germania”. Gli investigatori infine gli hanno chiesto quando c’è stata la cesura tra il Mussolini positivo e quello negativo. “E’ iniziato intorno al 1935”, ha risposto.

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