Un anziano affetto da Alzheimer è uscito di casa e si è perso a Roma. La moglie chiede aiuto a Polizia e Carabinieri che riescono a trovarlo di lì a poco grazie ad un dispositivo che rileva la posizione Gps. E’ questo l’epilogo felice di una delle tantissime chiamate che quotidianamente arrivano al 113 della Polizia da parte dei familiari dei malati di questa che, ormai, è stata ormai definita “l’epidemia silente del Terzo millennio“. Nel video tratto dal canale Youtube di Tvreporter di Marco Petruzzelli, c’è il racconto di un lieto fine reso possibile perché la moglie del signor S.Q. di 84 anni, affetto da Alzheimer, dopo essersi accorta che il coniuge era fuggito di casa, ha avvertito prontamente la sala operativa del Progetto Diogene che, attraverso il dispositivo “Il Filo di Arianna” indossato dall’anziano, ha identificato subito la sua posizione. Da quel momento la Sala operativa ha continuato a localizzarlo ogni minuto, fornendo a intervalli regolari l’informazione della sua posizione alla moglie, alla Questura di Roma e al Comando Provinciale dei Carabinieri allertate sulla base di un protocollo operativo e di una sperimentazione portata avanti tutto lo scorso anno. Il dispositivo “Filo di Arianna” indossato dal signor S. Q. era stato donato alla famiglia dalla Associazione Alzheimer Uniti e fa parte dei 50 dispositivi che la Fondazione Aldo Peretti ha deciso di finanziare per aiutare le famiglie delle persone affette da Alzheimer più bisognose

 

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