“Siamo in un Truman show, sono indignato è poco, però sono anche determinato. Questa mattina al ministero dell’Interno c’è stato l’ennesimo tentativo di imbrogliare i cittadini italiani”. Beppe Grillo, portavoce del Movimento 5 stelle, si sfoga in conferenza stampa a Roma indetta dopo aver scoperto un simbolo elettorale pressoché identico a quello del Movimento 5 Stelle depositato stamane presso il Viminale. “Se il ministero dell’Interno accettasse questo simbolo impedirebbe ai cittadini di trovare il Movimento 5 Stelle sulle schede elettorali. Adesso – continua – il ministero dovrà decidere cosa fare di un simbolo che rappresenta le idee di milioni di cittadini italiani”. Il simbolo ‘tarocco’ è stato depositato, pare, da un trentenne di Catania “probabilmente mandato da qualcuno non lo so, ma dietro quel simbolo non c’è niente, non ci sono persone; qua ci sono persone che si sono fatte un culo così, centomila duecentomila firme abbiamo preso; milioni di persone  – afferma Grillo – che sono o simpatizzanti o attivisti del movimento, ma dove siamo? Ma neanche in Uruguay fanno una roba così. Ragazzi – si rivolge ai giornalisti – datevi una mossa anche voi perché sennò è finita”. Te lo aspettavi? “Sì me lo aspettavo sì, tutte me le aspettavo, questa storia non finisce. “La legge prevede che dalle ore 16.00 di domenica 13 gennaio 2013 gli uffici del Viminale inizino l’esame dei contrassegni elettorali e – dichiara – nei due giorni successivi notifichino l’avvenuta accettazione o ricusazione, con invito a produrne uno differente. Solo a quel punto sapremo se dovremo presentare ricorso contro questo tentativo di imbroglio” afferma Vito Crimi, candidato Movimento 5 Stelle in Lombardia  di Manolo Lanaro

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