E’ la perdita dell’innocenza. La sinistra a Taranto, permanentemente latitante sui temi dell’inquinamento e dell’impatto dell’Ilva, esce sfregiata e vergognosamente compromessa.

Le intercettazioni gettano una luce inquietante su uomini chiave che ricevevano telefonate dall’Ilva per accordarsi e parare i colpi dell’offensiva ambientalista sulle tematiche della salute. Si parlava della vita e della morte e loro non erano con i cittadini. Su quelle tematiche autorevoli uomini della sinistra stavano dall’altra parte, con l’azienda che inquinava da morire.  La sinistra lo sapeva, e taceva.

Chi è ammalato, si si ammalerà, chi teme di ammalarsi oggi sa che la sinistra stava lavorando dall’altra parte.

I retroscena inquietanti del sistema di potere sono ormai di pubblico dominio. Ne emerge un quadro di cordiale complicità, nel quale chi inquina e chi dovrebbe difendere il popolo vanno a braccetto, fanno ammiccamenti, ridono, si danno appuntamenti per concordare come fermare quei rompiscatole degli ambientalisti.

Le intercettazioni appaiono uno spaccato di prostituzione politica raccapricciante. E’ un festival del cinismo.

I personaggi che hanno tramato contro i cittadini di Taranto vanno allontanati dalla politica e dalla cosa pubblica. Al di là dei profili penali sono quelli morali che contano.

La sinistra tarantina o compie un coraggioso processo di epurazione e di sincera autocritica, o sarà diventata un apparato di anestetizzazione sociale, di complicità criminale e di potere antidemocratico, in cui immoralità e illegalità si saldano costruendo carriere squallide, trasformistiche, diseducative per i giovani e dannose per i beni comuni che la politica dovrebbero difendere e promuovere.

A Taranto la sinistra è andata oltre il semplice opportunismo: è stata complice di un sistema che produceva malattie, distruzione e morte.
A Taranto la sinistra è dentro fino al collo nella questione morale.

O la sinistra chiederà scusa per tanto cinismo o sarà un luogo di complicità con il potere, un luogo di illegalità su cui si scaglierà la giusta rabbia dei cittadini indignati.
Il tempo dell’ipocrisia e’ finito.

C'era una volta la Sinistra

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