Il deputato Pd, all’ottantottesimo giorno dello sciopero della fame consecutivo (dopo i trentacinque fatti a luglio), interrompe l’iniziativa: “Sto male, mi è stata prescritta una terapia medica adeguata e una ripresa immediata e graduale dell’alimentazione”. Giachetti legge anche alcuni brani della lettera di solidarietà inviatagli dal presidente Giorgio Napolitano e ai microfoni de ilfattoquotidiano.it dice: “Mi hanno chiamato tutti tranne Bersani“. Capitolo legge elettorale: “Ora i tempi sono strettissimi: il testo di riforma potrebbe arrivare alla Camera il 10, occorre prevedere almeno un mese di discussione. Potrebbe essere approvato entro la fine dell’anno. La riforma potrebbe tornare al Senato, se cambiata alla Camera, all’inizio di gennaio. Abbiamo a disposizione una manciata di giorni”. Giachetti conclude con pessimismo: ”Non vorrei che restasse in vigore il Porcellum che prevede che con il 2% possano entrare in Parlamento liste come La Destra e quella di Tremonti, se collegate al Pdl mentre una nuova legge elettorale porterebbe la soglia per accedere in Parlamento al 4%” di Manolo Lanaro
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