La “porcata” prende forma, il Senato dei perdenti comincia a votare la riforma elettorale fatta apposta per evitare che il centro sinistra, o comunque uno schieramento definito davanti agli elettori, possano governare dopo Monti. Si chiamerà Rutellum? Non amo le personalizzazioni delle leggi elettorali (anche perchè ritengo la legge di Calderoli migliore del suo autore..) ma la tentazione di chiamarla Rutellum è irresistibile.

Se si pensa a Rutelli la vicenda ha il sapore di un tradimento o vendetta da Giuda. Chissà quante volte si è riempito la bocca delle parole maggioritario e governabilità. Ora dopo quasi vent’anni in cui tutte le elezioni italiane – tranne quelle per il Parlamento europeo – hanno un tratto comune, ovvero che la coalizione che prende più voti dagli elettori acquista anche una maggioranza di seggi per provare a governare, arriva la coltellata. A pochissimi mesi dal voto che vedrebbe favorito un centro sinistra largo o ristretto che sia, a pochi giorni dalle primarie che ragionevolmente designerebbero il capo del governo, tutte le forze di centro e di destra destinate alla sconfitta si uniscono per togliere il premio di maggioranza, e candidarsi quindi al mercato degli accordi postelettorali.

L’unica soddisfazione – magra – che ho in un momento così critico è che lo avevo previsto e criticato da tempo in questo blog, quando dicevo guardate che la bandiera dell’antiporcellum sta per essere utilizzata per scopi ben diversi da quello di far scegliere agli elettori gli eletti. Tra gli aspetti incresciosi e intellettualmente disonesti della manovra c’è l’uso incessante dell’argomento secondo il quale il premio di maggioranza di coalizione favorirebbe la formazione di coalizioni innaturali e quindi poi litigiose.

Ah già bravi, invece sarebbe naturale e non litigiosa una coalizione che nasca dopo il voto per mettere insieme chi non ha osato presentarsi insieme alle elezioni? Come può Napolitano pensare davvero che una coalizione Pd-Udc-Pdl (o simili) sia invece costruttiva e non litigiosa? Ma se davvero lo può essere, la presentino alle elezioni! E perchè sarebbe illogica e innaturale una coalizione di centrosinistra – senza Pdl ovviamente, ma anche senza Udc – che è quella che governa così tante regioni province e comuni?

Non sto dicendo che li governa al meglio, ma che il suo difetto non è quello di essere litigiosa. In realtà questo uso delle parole “litigiosa e innaturale ” è del tutto strumentale ed è legato solo al fastidio che vari ambienti di potere provano nei confronti della sinistra non piddina. Alla fine tutto si riduce al fatto che temono una maggioranza di governo condizionata da Sel e Idv, come sarebbe probabilmente nel 2013 col premio di maggioranza di coalizione. Quindi vogliono una legge contorta che contemporaneamente costringa il Pd a imbarcare alleati per cercare di vincere, ma poi a cercarsene altri per non lasciare il paese senza governo. Un pasticcium, come minimo. Ma cambiare così le carte in tavola, dopo vent’anni, alla vigilia delle elezioni non sarebbe un pasticcium ma – stavolta davvero – una porcata.

Articolo Precedente

Elezioni 2013, il piano antidemocratico svelato da Rutelli

next
Articolo Successivo

Caro Bersani ti scrivo: i tuoi amici centristi ti hanno tirato il bidone

next